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Aquarius - Nuvole migranti

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Aquarius - Nuvole migranti

 

 

L'immagine può contenere: nuvola, oceano, cielo, spazio all'aperto e acqua

 

Mutevoli aeriformi aspetti,

sospinti  come frangenti,   

correnti d’acqua o d’aria

di pensieri cupi e solitari:

ulula solo il vento

tra sagome di dei ed eroi. 

 

S’apre al turbamento dell’ora

il giorno che scolora:

dall’alto tutto appare lento,

anche l’angoscia

di donne e di bambini.

 

Avverto uno scoramento

per la sorte di popoli sì ria

e per l’amaro destino

di naufraghi e respingimenti

che porta poveri migranti

su rotte senza sentimenti.

 

 

 

VERSIONE INGLESE su Linkedin

 

https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:6414244745526206464/ 

 
AQUARIUS - MIGRANT CLOUDS

 

 

Changing air form aspects,

driven as waves,

currents of water or air

of gloomy and solitary thoughts:

only the wind howls

between silhouettes

of gods and heroes.

 

 

It opens up to the shadows

of the hour the day that fades:

from above everything

appears to be slow,

also the anguish

of women and children.

 

 

I feel a discouragement

for the fate of peoples

and for the bitter destiny

of shipwrecked or rejections

that bring poor migrants

on routes without feelings.

 

 

Author: Franca Colozzo

Published the 06/16/2018 23:34:37

 

 Franca Colozzo - 18/06/2018 23:51:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Cara Graced ti ringrazio per le tue parole. Purtroppo viviamo in tempi difficili dove l’emergenza lavoro è diventata la parola d’ordine. Ogni giorno, sarà per la mia predisposizione al masochismo, ricevo su Linkedin continue e pressanti richieste di aiuto, di Visa turistica, di lavoro come se io fossi qualche autorità preposta a tanto. Chi sono costoro? A parte qualche africano, soprattutto indiani, pakistani e bengalesi con un’insistenza così assillante da farmi soffrire, considerata la mia impotenza ad aiutare chicchessia. Pure se dico loro che le mie figlie sono all’estero perché in Italia non c’è lavoro, non vogliono credere alle mie parole. Sono in una situazione di sconforto estremo per l’incapacità dell’Europa e delle persone di dare un aiuto concreto. Mi pare che tutti noi abbiamo costruito un muro alto per difenderci dagli assalti di chi sta peggio di noi. Purtroppo non ci salveremo né con la chiusura dei porti né con i respingimenti tale e tanta è la massa di gente che preme su un popolo in estinzione come quello italiano ed europeo. Mi sovviene la storia dell’homo sapiens proveniente dall’Africa che sgominò l’uomo di Neanderthal, originario del Circeo. Non possiamo arginare gli esodi di massa, solo differirli e nemmeno un piano Marshall per l’Africa, dove ci sono governi fantoccio che adesso fanno comodo agli occidentali, riuscirà a sortire un qualche effetto. Il piano Marshall per l’Italia ha funzionato in passato perché c’era un governo stabile allora, ma la’attuale Libia ha più sfaccettature e più governi, imbastarditi dall’ISIS e dai mercanti di schiavi moderni (gli scafisti), così come tanti paesi africani. Noi siamo gli spettatori di una tragedia umana globale, forse gli ultimi spettatori prima della fine. Bisognerebbe trovare una soluzione aiutandoli sul posto a migliorare le proprie condizioni di vita. Ma chi sborsa i soldi? L’Europa non ha tanta forza economica e siamo lasciati dall’America soli al nostro destino. Buona notte.

 Graced - 18/06/2018 23:23:00 [ leggi altri commenti di Graced » ]

Purtroppo stiamo passando dei periodi travagliati con tutto questo vociare e vedere l’egoismo dell’Europa nell’accoglienza vero i migranti, dovremmo approfondire di più sull’africa e sulla vita che vivono questi giovani che scappano attraversando il mare nella speranza di trovare una vita migliore, ma negli ultimi anni vedo sfruttamento lavorativo da parte di gente senza scrupoli, certo non pensavano a questa vita, ma di averne un’altra migliore. Hanno detto tanto tutti coloro che mi hanno preceduto. La tua poesia è molto accorata e dai versi si evince la tristezza ed il rammarico per queste incresciose situazioni. Ti auguro una serena notte Franca, Grazia!

 Franca Colozzo - 17/06/2018 20:01:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

@Klara @Giovanni, mi è uscita dal cuore questa mia poesia perché anche i miei nonni emigrarono in America nel secolo scorso e perché la mia secondogenita sta aiutando una famiglia siriana (ma vale sempre il detto evangelico che la mano destra non deve sapere quello che fa la sinistra). Sono anch’io contenta della gioia spontanea di quei poveri profughi, esseri umani come noi. Certo comprendo come l’invasione massiccia di flussi migratori durante questi ultimi anni, che hanno visto l’adozione di strategie spesso poco serie oltre alle cooperative che hanno lucrato sulla pelle di poveri disgraziati, abbiano fatto diventare razzisti tanti italiani. Stufi di sistemazioni indisciplinate di gente mandata sovente all’arrembaggio, molti italiani hanno plaudito a politiche di respingimento, cavalcate alla grande da alcuni partiti politici.
Sono d’accordo con Giovanni il quale, partendo dalla centralità dell’essere umano e dall’agorà greca, intende sostenere l’uguaglianza di tutti gli uomini, liberandoli dalle catene della speculazione che fa leva sul bisogno. Certo Simone Adolphine Weil esprimeva un concetto estremo nell’affermare la soppressione dei partiti politici che, fantocci essi stessi, ci trasformano in burattini nelle loro mani. Ma nel suo slancio estremistico, tendente al marxismo, all’anarchia e poi al cristianesimo francescano, Simone stigmatizzava la società dove, a parer suo, non può nascere il bene in quanto regno del male nonché sede di esseri umani limitati e limitanti. Ringrazio entrambi per i commenti e, in particolare, Giovanni per avermi indotta a rispolverare le mie lacunose nozioni su Simone Weil.
Tanti saluti affettuosi Klara e Giovanni, con l’auspicio di un buon inizio settimana.

P.S.: Vi invito a leggere le mie poesie sull’emigrazione e sulle Primavere arabe.

 Klara Rubino - 17/06/2018 10:17:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

I frangenti
e i respingimenti
senza sentimenti
mi colpiscono molto.

Mi ha colpito molto anche vedere questi respinti cantare e ballare sull’ Acquarius : hanno da insegnarci qualcosa.
Mi ha colpito molto pure vedere gli abbracci al piccolo sbarco a Pozzallo con gli italiani: altruisti, rispettosi, ma scrupolosi e seri, gli italiani che noi siamo, e vedere gli sbarcati, identificati, accomodarsi su di un autobus con il pollice alzato.
Anche una fontana in un giardino pubblico per molti di loro è un altro mondo, migliore.

Detto questo, un piano Marshall per l’Africa ci vorrebbe.

 Giovanni Rossato - 17/06/2018 09:24:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Rossato » ]

Cara Franca,
onestamente mentre ti leggevo i miei pensieri hanno preso una strada diversa da quella dei tuoi (forse) nonchè da quelli di Salvatore e Armando per poi approdare, credo, molto vicino a voi. Ho pensato alla politica e mi è venuta a mente Simone Weil con il suo "Manifesto per la soppressione dei partiti politici", ho pensato a questi fantocci che dialogano con noi come fossimo anche noi fantocci come loro giocando con i nostri sentimenti e risentimenti per farci provare e fare quello che vogliono loro. La soluzione credo sia una sola: rimettere al centro gli esseri umani e non le organizzazioni ripartire dall’agorà greca dove la politica era dialogo tra uomini liberi. Occorre ripartire da Levinas: guardare il volto dell’altro.
Buona domenica.

 Franca Colozzo - 17/06/2018 08:36:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

@Armando @Salvatore grazie per i vostri interventi che servono a gettare luce sulle verità di fondo. Oggi, soprattutto noi italiani, vorremmo scrollarci di dosso il problema come se non riguardasse da vicino la nostra penisola, propaggine estrema d’Europa spinta verso l’Africa. Si è ritornati all’uomo forte che decide di far restare nei lager libici, ancora di più dei suoi predecessori, quanti hanno osato attraversare il deserto spinti dalla fame. Dopo aver devastato anche la Libia, ai colonizzatori mancano gli schiavi in catene e quelli sì che son carne da macello! Vorrei dire a tutti i migranti ormai italiani, caso mai dimentichi, di ricordarsi del loro travagliato viaggio e delle difficoltà che hanno dovuto affrontare per giungere in Italia. Noi stessi italiani, un dì migranti, abbiamo dimenticato. L’episodio Aquarius getta una luce sinistra su una nuova forma di razzismo strisciante in Italia, in nome dell’egoismo e del menefreghismo. Nemmeno i morti di Lampedusa, come dici tu Salvatore, ci pesano più sulla coscienza, ammesso di averne una. Poi ha ragione Armando nella sua cronistoria sulle colonizzazioni attraverso le quali noi occidentali abbiamo devastato l’Africa e la penisola arabica per sfruttarne le risorse, grazie spesso a governi fantoccio. Né le ventilate libertà democratiche sembrano preoccuparci più di tanto, così come la democrazia che è apparsa spuntare (vedasi le Primavere arabe) ed è stata stroncata però subito da mano ignota.
Accettiamo che bombardino la Siria e lo Yemen per interessi economici di parte, lasciando campo libero ai Saudi. Però poi ci nascondiamo dietro il Vangelo da buoni ipocriti cattolici. Il Papa ha perso ormai la forza di predicare ad un popolo fondamentalmente corrotto e privo di etica come quello italiano.
Un caro saluto e buona domenica.

P.S.: Vi invito a leggere le mie poesie sui migranti e sulle primavere arabe.

 Salvatore Pizzo - 17/06/2018 03:41:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]

Uno"scoramento"che si fa ancor più frustrante nel vedere quante voci che si levano incoscienti:com’è possibile dimenticare le centinaia,se non migliaia di annegati dalle parti di Lampedusa? Ci si è dimenticati o, ci si vuol dimenticare di quei fatti. Ma per fortuna ci sono i tuoi versi a richiamarli alla mente,in tutta la loro acquosa tragedia. Si aveva dato spazio alle ong proprio per cercare di limitarle quelle ecatombi.Ma, adesso, qualche politico ha deciso di ricoprirle con tutta la sua demagogia e farle cadere nell’oblio,per poterci costruire le sue fortune..
Un caro saluto

 Salvatore Armando Santoro - 17/06/2018 00:47:00 [ leggi altri commenti di Salvatore Armando Santoro » ]

Siamo stati conniventi per secoli con lo sfruttamento dell’Africa e delle regioni ricche di petrolio. All’Arabia era stato garantito dopo la fine della seconda guerra mondiale, in cambio del loro collaborazione con gli alleati, la gestione della penisola Arabica e dei suoi beni. L’abbiamo fatto? No! Oggi l’Africa e molti stati del medio oriente sono governati da governi fantoccio, corrotti e servi delle multinazionali che governano per nome e conto delle vecchie colonie che avevano da guadagnare di più ritirando i loro eserciti e lasciando a dittatori senza scrupoli il controllo di questi stati e la gestione degli stessi sempre per essere sfruttati da noi occidentali. Adesso diciamo che bisogna aiutare gli africani nella loro terra. Ma fino a quando manderemo aiuti a governi fantoccio e corrotti penserano ad arricchirsi loro, aumenteranno la corruzione e per il loro popolo non faranno nulla e noi continueremo a sfruttarli. E’ ora di invertire la rotta. Se non vogliamo essere invasi dovremo rinunciare al profitto, rimuovere i governi corrotti e dare spazio alla vera democrazia ed a governi popolari che finalmente comincino a fare gli interesse delgi africani. Quando il popolo africano e quello arabo saranno padroni delle loro ricchezze allora sui barconi ci andremo noi. E mi sembrerebbe anche giusto!

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